Al di là della citazione biblica, che riporto in maniera assolutamente laica e un po’ ironica, qui propongo una sintesi di un articolo che mi è capitato di leggere e che mi ha colpito. Siamo sempre sul tema del benessere psicofisico, quello di cui ci occupiamo come coach professionisti.
I ricercatori del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca e della McGill University Quebec del Canada hanno scoperto che il nostro corpo è una specie di macchina del tempo, che traduce in movimento in concetto astratto. Lo studio ha analizzato le reazioni motorie di una ventina di volontari che dovevano mimare con la camminata alcune parole riferite a concetti temporali passati e futuri.
Si è scoperto che quando camminiamo lasciamo sia fisicamente sia metaforicamente il passato alle nostre spalle e psicologicamente avanziamo verso il futuro. Quindi passeggiare influenza la nostra percezione del tempo.
Esistono molte possibilità per mantenere la mente e il corpo allenati, e gli effetti del training sono molteplici, migliorano la postura, la respirazione, tonificano il core, cioè addominali, diaframma e pavimento pelvico.
Ecco quindi che l’utilizzo di alcuni elementi di coaching creativo come la camminata jazz, le tecniche di visualizzazione e di respirazione consapevole fino arrivare alla mindfulness possono sicuramente essere d’aiuto per un benessere integrato nel tempo.